LA NOSTRA STORIA

LE ORIGINI

Nel 2013 tre amici decidono di fondare l’Associazione Informatica Giustizia & Società onlus (IGS) e dall’anno successivo inizia la loro avventura con l’iscrizione nel registro per il volontariato della provincia di Alessandria.

Sono passati solo otto anni ma sembra un’eternità perché in questo breve periodo sono cambiati diversi membri del direttivo, alcuni volontari, il nome e la sede sociale e soprattutto lo statuto ma ciò che non sono mai mutati sono la voglia di fare volontariato, aiutando le tante persone in difficoltà, e il sogno di realizzare una vera cittadinanza digitale.

LA NASCITA DI IN BOCCA AL LUPO

Il nostro percorso di crescita ci ha portato nel 2020 a cambiarci il nome da un più aziendale “Informatica Giustizia & Società onlus – IGS” a “In bocca al lupo odv”, un nome che raccoglie in sé diversi significati.

“In bocca al lupo” può essere un semplice augurio e quindi qualcosa di positivo ma se pensiamo ai principali argomenti che trattiamo e cioè l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie, ecco che mandarti nella bocca del lupo può avere un significato tutt’altro che tranquillizzante.

Ripercorremmo un po’ della nostra storia attraverso ritagli di giornali e locandine ma ciò che le immagini non potranno mai descrivere sono le emozioni di quei momenti, i ringraziamenti raccolti, le voci dei bambini e degli adulti che con noi hanno riso, riflettuto e si sono appassionati ai nostri racconti, alle storie che portavamo come esempio ma che erano un po’ anche spezzoni della loro vita quotidiana.

IL PERCHÈ DEL LOGO

I cambiamenti associativi avvenuti tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, hanno portato anche alla realizzazione di una nuova veste grafica per il logo, che riprende l’idea di quello precedente basato sull’immagine di un bambino e di due lupi contrapposti, uno buono e uno cattivo.

Per noi il lupo rappresenta la rete e le nuove tecnologie, infatti il lupo in natura ha un’organizzazione sociale altamente strutturata e regolata da un sistema di comunicazione e interazione di gruppo difficilmente riscontrabile nel mondo animale. Il lupo vive in branchi, ogni branco è una famiglia, tutti i componenti sono chiamati a difendere un territorio che occupano in modo stabile ed esclusivo; il branco fornisce a tutti i membri del gruppo protezione, risorse e opportunità di crescita. Il lupo però è anche un predatore generalista, ovvero non attacca una sola specie ma tutto ciò che trova a disposizione nell’ambiente.

Il bambino, invece, rappresenta l’ingenuità, la curiosità, la voglia di giocare ma anche l’essere indifesi in un mondo esterno, in cui il ruolo del genitore è quello di accompagnare il figlio nella crescita, facendogli conoscere i pericoli, insegnandogli ad affrontarli.

Nella rete c’è un po’ tutto questo, c’è il lupo sociale, comunicativo che dà protezione, risorse e opportunità di crescita ai membri del suo gruppo ma ci sono anche i lupi predatori che attaccano tutto ciò che si trova a disposizione nel loro ambiente, cioè la rete.

Il lupo buono e quello cattivo sono visti come lo yin e lo yan, nel logo i due lupi sono stati stilizzati e rappresentati nello stesso colore perché bisogna tenere presente che lo yin contiene il seme dello yan e viceversa, quindi il primo può trasformarsi nel secondo allo stesso modo come il secondo può farlo nel primo. Lo yin e lo yan sono la forza che spinge ogni fenomeno da punti di massimo a quelli di minimo, rappresentano la spinta al cambiamento, a quell’evoluzione che è anche tipica della rete e delle nuove tecnologie.

In mezzo ai due lupi vi è il bambino che tramite lo yin e lo yan ricerca il suo equilibrio e la sua evoluzione.