ritorno della purple drank

Il ritorno della purple drank

Il ritorno della purple dark

Il ritorno di alcune vecchie droghe del passato e le nuove strategie di riduzione del danno

Il ritorno della Purple drank, sballarsi con una bevanda analcolica è possibile?

Si, se ad essa si aggiunge un po’ di sciroppo sedativo per la tosse a base di codeina.

La bevanda in questione prende il nome di “Purple drank” e la musica “Trap”, in un certo senso, ne rappresenta l’emblema.

Diluendo questo sciroppo all’interno di bevande gassate o zuccherate si ottiene una miscela da sballo di color violaceo (per l’appunto “purple”).

Effetti sedativi e psicoattivi

Questo mix produce effetti sedativi e psicoattivi: agitazione aggressiva, alterazione della coscienza, deliri e allucinazioni, sia calmanti che euforici, allo stesso modo di altri oppioidi.

Pertanto è una droga a tutti gli effetti.

Legale e a basso costo.

In Italia per comprare  questo farmaco occorre la ricetta medica.  Ma, com’è facile immaginare, non è difficile ottenerne una per la tosse. Il costo è di circa 6 euro.

E se proprio la ricetta non si trova,  questo farmaco si può comprare molto facilmente online in uno dei tantissimi siti specializzati nella vendita di sostanze e prodotti al limite della legalità (quando addirittura del tutto illegali).

In Canton Ticino dove la vendita è libera, si può acquistare il Makatussin al costo di 6.85 franchi svizzeri (circa 6.25 Euro), e ciò, come è facile immaginare, ha dato origine ad una sorta di “turismo” frontaliero di giovani italiani  finalizzato all’acquisto dello sciroppo della tosse al di là del confine.

Fortunatamente questo via vai non è passato inosservato alle autorità sanitarie elvetiche, le quali hanno messo in guardia i farmacisti locali con circolari nelle quali  “si sconsiglia la dispensazione del Makatussin a clienti, per lo più giovani, causa utilizzo a fini non terapeutici”.

Oggi il consumo di questo micidiale miscuglio è in continuo aumento negli Stati Uniti ed in Europa.

Questa “moda”  girava già nei video di artisti americani diversi anni addietro, ed ha preso il via dalla comunità hip hop americana degli anni novanta.

Come ogni moda, in Italia arriva sempre tutto con un certo ritardo, sia che si tratti di cose buone o di cose meno buone.

Ma oggi il fenomeno, dopo un periodo di relativa stasi, sta tornando ad assumere dimensioni preoccupanti anche qui da noi.

Il perché del ritorno della Purple drank

Il mix di bevande gassate (solitamente una “Sprite”, ma in molti preferiscono usare alcoolici o birra) e sciroppo contenente codeina è tornato di gran moda fra i giovani poiché ci si può sballare senza dover ricorrere alla scomoda trattativa di acquisto con lo “spacciatore”, ma anche perché, come detto, questa sostanza è facilmente reperibile un po’ ovunque ad un costo davvero contenuto.

C’è chi la chiama, purple jelly, dirty sprite, texas tea, lean, syrup.

Piace anche per via del suo colore, ma anche perché chi la assume ritiene erroneamente che trattandosi di un farmaco usato per curarsi non dovrebbe nuocere alla salute.

Il problema, purtroppo, è che i giovani non sono a conoscenza degli effetti a lungo termine per chi fa un uso così improprio della codeina e soprattutto non sanno che con la codeina si può entrare in uno stato di coma profondo e che di codeina si può anche morire.

Ma prima di proseguire vediamo cos’è la codeina.

Come moltissimi oppioidi derivati della morfina, la codeina, , utilizzata nella terapia del dolore, forte del suo grande effetto analgesico nonché di un constatato effetto euforizzante che migliora lo stato emotivo del paziente in cura.

La prometazina, invece, anch’essa presente negli sciroppi sedativi della tosse, viene utilizzata principalmente come antistaminico in casi di reazioni allergiche di diversa origine in diversi distretti dell’organismo umano.

È un farmaco piuttosto datato, facente parte di quegli antistaminici con proprietà sedative e deprimenti del sistema nervoso centrale.

Oggi si preferiscono antistaminici di nuovo sviluppo che non hanno queste proprietà sedative.

Gli effetti della codeina ed i rischi connessi alla sua assunzione

I rischi (nel breve e nel lungo periodo) ai quali si va incontro assumendo codeina senza reale bisogno clinico sono reali e purtroppo molto seri.

A parità di dosaggio, non vi è una vera differenza per quanto riguarda gli effetti benefici e collaterali tra l’utilizzo di codeina per uno scopo clinico o per abuso deliberato.

L’individuo che ne fa uso percepisce un forte senso di sedazione a cui si accompagna un effetto euforizzante che risulta essere decisivo per lo sviluppo di dipendenza.

Gli effetti negativi a breve termine comprendono un altissimo rischio di sviluppare assuefazione e dipendenza, il che porta l’individuo a consumare sempre più farmaco in un intervallo di tempo via via più ristretto.

Nel periodo di astinenza, l’individuo sviluppa forte irritabilità accompagnata da turbe del sonno e desiderio smodato di assumere ulteriore farmaco.

Analizzandone l’utilizzo per un periodo prolungato, si è notato come la codeina aumenti il rischio di mortalità generale dell’individuo già dopo i trenta giorni di abuso, mentre è palese in particolar modo l’aumento del rischio di eventi cardiovascolari molto gravi e tendenzialmente fatali con l’utilizzo assiduo di codeina per più di sei mesi.

Posso smettere quando voglio?

Dopo il ritorno della Purple drank, abbiamo un'altra nota dolente per chi ne facesse us0.

Come si può interrompere l’assunzione di codeina limitando i potenziali rischi per la salute?

Per molti farmaci, codeina ed oppioidi in generale inclusi, è controproducente sospenderne totalmente ed improvvisamente l’assunzione.

L’organismo dell’individuo si è abituato a convivere con una certa concentrazione di farmaco al suo interno, cosicché una sospensione di questo tipo provocherà una serie di fenomeni di rimbalzo, praticamente identici a quelli riscontrati nelle crisi di astinenza.

E’ sempre consigliato interrompere l’assunzione in maniera graduale e controllata, in modo da “abituare” l’organismo dell’individuo a quantità minori di farmaco ed evitare il malessere psico-fisico di cui sopra.

Ritorno della purple drank, chi la assume e dove si assume

Gli assuntori sono soprattutto giovani e giovanissimi che, data la natura “ricreazionale” di questa droga,  la bevono in discoteche, bar, pub e luoghi di aggregazione.

Il sottofondo di questo pericoloso sballo è la musica “Trap”, un genere musicale  in voga tra gli adolescenti.

Molti genitori si stanno accorgendo del comportamento anomalo dei figli e nei Sert sono giunte numerose segnalazioni da parte di genitori di figli, tra i 16 e i 24 anni, che consumano queste “bevande” non solo insieme alla birra o agli alcoolici, ma anche insieme ad altre sostanze stupefacenti (poliassunzione).

Quali sono i rischi maggiori di questa bevanda viola?

"L'interazione con benzodiazepine e/o alcol è molto pericolosa perché può portare ad una depressione respiratoria molto forte: si può andare in arresto respiratorio ed arrivare anche al coma.

Gli effetti sono una profonda sedazione e sonnolenza, oltre alla perdita dei riflessi.

I giovani, dopo l’assunzione, si mettono alla guida con questi effetti: sedazione, perdita dei riflessi e alterazione del campo visivo.

Sono pertanto esposti ad un altissimo rischio di incidenti. La codeina, ad alte dose essendo un oppiaceo, può determinare una dipendenza di tipo fisico e di tipo psichico.

La dipendenza naturalmente porta ad una sintomatologia astinenziale: come se una persona utilizzasse eroina.

Altri sintomi sono: mal di testa, cefalea, depressione respiratoria,  tachicardia, stitichezza, vomito e ipotensione".

Ritorno della purple drank, perché i ragazzi assumono la codeina?

"Fondamentalmente il significato, per chi l'assume, è legato all'azione bimodale di rilassamento e sedazione: l'intenzione del consumatore non è solo edonistica ma riguarda la possibilità di modulare i propri stati d'animo, quello che purtroppo sempre più spesso ricercano i giovani di oggi.

Hanno assoluta paura delle emozioni che non possono controllare, ma con la codeina raggiungono una situazione di rilassatezza estrema.

Possibili strategie per la riduzione del danno.

Come già detto, il consumo della “Purple drank” in Italia sta tornando ad assumere dimensioni preoccupanti al punto da finire sotto i riflettori dell’Osservatorio epidemiologico e delle dipendenze dell’Ausl di Bologna.

Lo scorso mese di febbraio, gli esperti dell’Azienda sanitaria, hanno avviato una ricerca in collaborazione con il Serd di Forlì e Rimini.

Si tratta del primo studio di questo tipo in Italia e, come affermano i promotori di questa iniziativa, “è compito di chi fa ricerca vedere la realtà nella sua evoluzione e non aspettare che accadano gli eventi”.

Gli esperti dell’Azienda sanitaria hanno quindi messo a punto un questionario anonimo, che punta ad avere un identikit di chi utilizza la ‘Purple drank’ (età, titolo di studio, cittadinanza) e a descrivere la fenomenologia del consumo di questo sciroppo ‘rinforzato’, cercando di fare luce in particolare su:

  • eventuale acquisto e ambito di consumo (a casa, a scuola, al parco, in ambienti musicali, con amici o da soli);
  • sostanze utilizzate nella preparazione del prodotto;
  • contestuale consumo di altre sostanze (droga o alcol);
  • motivi di utilizzo; effetti desiderati e sperimentati con la ‘Purple drank’.

Lo studio, che sarà diffuso sui principali social media, servirà per “individuare possibili strategie di riduzione del danno“.

Effetti delle droghe

Effetti delle droghe

Effetti delle droghe

Effetti delle droghe, "Ogni sostanza ha un suo effetto, vi sono droghe definite “up” e altre considerate “down”.

Ma lo sapete che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato l’alcol tra le droghe perché, pur essendo legale, è molto più tossica di altre sostanze illecite e crea una dipendenza maggiore rispetto a queste."

Effetti delle droghe - Cocaina

Insieme alla cannabis (hashish e marijuana) all’alcool e all’ecstasy è la sostanza più diffusa negli ambienti ricreazionali, dove viene prevalentemente sniffata (ossia assunta per inalazione). Come tutti gli stimolanti ha un’azione bifasica.

Nelle prime fasi della sua assunzione si sperimentano prevalentemente i suoi effetti gratificanti (sensazione di energia, maggior stimolo sessuale, ridotta percezione di fame, sete e sonno). Tuttavia, quando l’azione “up” svanisce (sempre più velocemente con il

protrarsi del consumo) improvvisamente subentra la fase “down”, caratterizzata dai seguenti sintomi:

-stanchezza improvvisa e frequenti colpi di sonno
-mancanza di ogni energia e di ogni interesse
-depressione
-stress
-ipersensibilità visiva che dilegua forme e colori chiari (mancata percezione di ostacoli)
-mancata percezione del rischio e conseguentemente comportamenti oltremodo rischiosi
-associata ad alcool e cannabis intensifica i rischi di cui sopra
-assunta in forma di “crack” può dar luogo ad una violenza irrefrenabile con veri e propri atti di vandalismo
-nel lungo termine subentrano sonnolenza, difficoltà a mangiare, ansia, tremori, dolori muscolari ed ossei, atteggiamenti sospettosi e paranoici, ipertensione, tachicardia, problemi cardiaci e aggressività ingiustificata, profonda depressione sino al suicidio.

Effetti delle droghe - Ecstasy

L’ecstasy (o metilendiossimetamfetamina è un analogo della metamfetamina molto popolare tra i giovani per via della sua azione stimolante e allucinogena che lo caratterizza.

Il suo uso è spesso associato ai “raves” e alla discoteca, ma è molto diffuso in tutti gli ambiti di aggregazione giovanile e in tutti i segmenti della società.

Le amfetamine e i loro derivati sono prodotte sinteticamente in laboratorio e sono potenti stimolanti. Esse agiscono come l’adrenalina (alla cui forma di struttura somigliano moltissimo) e di conseguenza aumentano la pressione del sangue, il ritmo cardiaco e la temperatura corporea.

Come gli altri stimolanti, presenta un’azione bifasica: inizialmente l’assuntore di ecstasy sperimenta gli effetti gratificanti come ad esempio la loquacità, la maggiore facilità a socializzare, la velocità nelle azioni, la mancanza di stanchezza, sonno e fame, un effetto di enfatizzazione delle emozioni.

Cosa succede quando si assume Ecstasy

Ma l’assunzione della sostanza determina un rapido aumento della frequenza cardiaca e innalza notevolmente la pressione sanguigna scatenando, dove latenti, vere e proprie crisi di epilessia.

Durante il suo effetto la temperatura corporea aumenta considerevolmente, le mucose della bocca diventano rapidamente aride, il soggetto digrigna di continuo le mascelle a causa del loro intorpimento, le pupille si dilatano sino a raggiungere un diametro di cinque millimetri.

La fine dell’effetto, che può durare sino a 5 – 6 ore, arriva bruscamente e il soggetto si sente oltremodo depresso, irritabile, stanco e stordito.

Pertanto i principali sintomi sono i seguenti:

-mancata percezione del rischio (come per la cocaina)
-perdita della consapevolezza delle proprie azioni
-reazioni spropositate e comunque non commisurate agli stimoli
-irritabilità eccessiva che molto spesso sfocia in vera e propria aggressività (aggressività fisica o verbale nei confronti di altre persone
-colpi di sonno improvvisi
-effetti psichedelici (colori molto accesi e suoni intensi)
-possibili flashback anche dopo settimane dall’ultima assunzione.

L’assunzione protratta può provocare vere e proprie crisi di ansia, tremori, paranoia, difficoltà a stare fermi, serissimi disturbi del sonno, della socialità e dell’appetito, disturbi sessuali.

La sostanza può portare alla morte a causa dei serissimi danni che provoca al sistema epatico, renale, cardiaco e nervoso.

Spesso il soggetto muore poiché viene colto da “colpo di calore”.

Effetti delle droghe - Cannabis

Il termine cannabis viene generalmente utilizzato per indicare tre diversi prodotti, marijuana, hashish e olio di hashish, che si differenziano fra loro per il diverso contenuto di tetraidrocannabinolo o THC. Quest’ultimo rappresenta il principale componente psicoattivo della canapa ed è la sostanza psicotropa più frequentemente rilevata nel sangue dei soggetti incorsi in incidenti stradali mortali.

Essendo una sostanza molto diffusa, esiste una tendenza a considerarla una “non droga”. Tuttavia, si tratta di una sostanza illecita che, per il suo particolare metabolismo, è rilevabile nelle urine anche a oltre venti giorni di distanza dalla sua assunzione.

Il suo uso determina nella persona che la assume:

-deficit di attenzione e concentrazione (oltremodo ampliato se associato all’assunzione di alcool)
-difficoltà visive di messa a fuoco, soprattutto nelle ore notturne (il frequente arrossamento degli occhi determina notevoli difficoltà, specie nelle ore notturne, a mettere a fuoco visivo gli ostacoli e i contorni dell’ambiente circostante)
-percezione delle distanze, dell’ambiente e delle velocità deformate
-coordinamento difficoltoso dei movimenti
-distorsioni percettive degli ostacoli, delle curve, dei dossi, delle strisce stradali
-possibili flashback
-stato di vigilanza compromesso e tempi di reazione rallentati.

Nicotina

Oltre alle sue ben note conseguenze a lungo termine, nell’immediato, in un luogo chiuso (ad esempio all’interno di un abitacolo di un’automobile), la nicotina inizialmente può aiutare a rimanere vigili, ma dopo alcuni minuti si viene a creare una concentrazione di monossido di carbonio che ostacola l’ossigenazione del tessuto cerebrale compromettendo la capacità di attenzione.

Ad alte dosi può provocare vertigini e palpitazioni cardiache.

Alcool

-altera i processi di attenzione e di acquisizione dei segnali esterni
-riduce notevolmente la capacità di impatto con nuovi problemi ed emergenze
-comporta difficoltà di coordinamento dei movimenti
-è causa di errori procedurali a prescindere dall’esperienza già acquisita (salto di un ostacolo, sorpasso etc)
-provoca disturbi visivi (riduzione del campo visivo) e forte rallentamento dei tempi di risposta ad uno stimolo esterno
-determina un distacco dalla realtà circostanze
-determina una inadeguata visione laterale degli oggetti in avvicinamento
-elevata frequenza di colpi di sonno
-stato di vigilanza notevolmente compromesso, specialmente se assunto insieme ad altre sostanze psicotrope

Come riconoscere i sintomi dell’assunzione di sostanze stupefacenti

“Un mercato che non conosce crisi è quello delle sostanze stupefacenti.

Ma come facciamo a capire se nostro figlio fa uso di tali sostanze?

Alcuni sintomi e segnali ce lo potrebbero dire, incominciamo a conoscerli.”

Riconoscere il problema

Il primo (e forse anche il più difficile) passo da compiere è quello di riuscire a riconoscere l’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope.

Nelle prime fasi, chi inizia a fare uso di droghe ha un comportamento molto spesso normale perché gli effetti negativi delle sostanze non si sono ancora palesati e il soggetto ritiene di poter sempre gestire la situazione e, soprattutto, è convinto di poter smettere quando vuole.

Fino a quando la dipendenza dagli stupefacenti non si evidenzia con tutti i suoi segnali e sintomi, è altamente probabile scambiare alcuni comportamenti “differenti dal solito” come una temporanea fase di ribellione giovanile, un periodo transitorio, nella convinzione che a breve tutto rientrerà nella normalità.

In queste situazioni il fattore tempo è determinante, conoscere le sostanze stupefacenti e psicotrope ma anche i segnali fisici e comportamentali che derivano dall’uso delle stesse, è di fondamentale importanza per affrontare il problema prima che il ragazzo “scoperto” si trasformi in un soggetto ostile e in netto antagonismo con chi cerca di aiutarlo.

 

Segnali e sintomi del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope

In questo e nei prossimi articoli analizzeremo le manifestazioni tipiche di alcune sostanze stupefacenti, le mostreremo attraverso delle fotografie e le descriveremo così da poterle riconoscere.

 

Individuazione dei segnali fisici

  • Occhio all’occhio: un’osservazione attenta dell’occhio può darci delle indicazioni sull’assunzione di sostanza stupefacente. Le alterazioni dell’occhio non sono però sufficienti, da sole, a stabilire se un soggetto abbia fatto uso di droghe ma, nel dubbio, presteremo più attenzione ad altri segnali.Fumare una sostanza stupefacente come hashish o marijuana può provocare arrossamento negli occhi. Il tetraidrocannabinolo o THC abbassa la pressione sanguigna nel soggetto che ne ha fatto uso, e questo a sua volta determina una dilatazione dei vasi sanguigni ed un aumento del flusso sanguigno nell’organismo. La pressione sanguigna più bassa ha un effetto diretto sulle arterie nei bulbi oculari. Questi si espandono consentendo al sangue di circolare in maniera più evidente del solito.Se un soggetto, pertanto, porta occhiali da sole in ambienti chiusi e ombreggiati, potrebbe cercare di nascondere gli occhi arrossati. L’osservazione delle pupille può esserci di grande aiuto. L’assunzione di eroina e di oppiacei   provocano miosi, ossia una marcata contrazione della pupilla (diametro inferiore ai 2 millimetri). L’astinenza invece determina midriasi, ossia dilatazione della pupilla (diametro superiore ai 5 millimetri).Una pupilla in normali condizioni ha un diametro di circa 3,5 millimetri.La cocaina, l’ecstasy, le anfetamine, l’hashish, la marijuana, l’acido lisergico (LSD), il peyote e la mescalina provocano midriasi.Inoltre, il cd “nistagmo” ossia il movimento regolare e oscillatorio degli occhi (come se il soggetto fosse seduto a bordo di un treno in movimento e osservasse una serie di tralicci) è anch’esso sintomatico dell’abuso di molte droghe.

  • percezione degli odori: la cannabis (hashish e marijuana) sono le droghe più usate dagli studenti e molti esperti le considerano le droghe di ingresso alle sostanze pesanti. Chi fuma marijuana o hashish emana solitamente il classico odore “incensato e dolciastro”. Ma anche un odore di sostanze chimiche (ad es. acetone o silicone) potrebbe indicare l’assunzione di droghe più pesanti.Discorso diverso per le pastiglie di ecstasy, praticamente prive di odore per l’olfatto umano (non per quello dei cani) e per il gammametilendiossibutirrato (la cd droga dello stupro), che si presenta come un liquido incolore, inodore e insapore.Se il ragazzo fa improvvisamente uso eccessivo di deodoranti, profumi o acqua di colonia, potrebbe cercare di coprire l’odore delle droghe che ha assunto.

  • Osservazione della bocca: un’eccessiva salivazione, il leccarsi in continuazione le labbra o muovere spesso la mascella denotano una recente assunzione di metilendiossimetamfetamina (ecstasy). Se il soggetto arriva a serrare frequentemente i denti allora ci si può trovare di fronte a un abuso di tale sostanza.
  • Osservazione del naso: se il soggetto sanguina senza un apparente motivo, potrebbe significare che ha sniffato cocaina, metamfetamina o altro narcotico. Altri segnali da non sottovalutare sono il continuo strofinamento del naso o una successione interminabile di inspirazioni di aria dalle narici.Un soggetto che ha sniffato di recente potrebbe avere alcuni residui di polvere bianca sulle narici o sul labbro superiore
  • Osservazione delle mani: le mani tremolanti potrebbero indicare l’assunzione di ecstasy o allucinogeni come l’acido lisergico (LSD), il peyote o la mescalina.La sudorazione dei palmi delle mani spesso denota un’intossicazione da sostanze stupefacenti o psicotrope.Alcune bruciature all’altezza dei polpastrelli delle dita potrebbero indicare che il soggetto ha fumato il crack.

Osservazione generale del corpo

Molte sostanze vengono assunte per via iniettiva così da ottenere un effetto maggiore e più rapido. Di solito il primo accesso avviene con le vene periferiche, ma se queste si sono sclerosate a causa dell’uso cronico, vengono scelti come accessi le vene centrali di grandi dimensioni, come la giugulare interna, femorale, ascellare.

I segni consistono in una zona lineare di minuscole lesioni scure e puntiformi, dovute alle punture dell’ago, circondate da una zona di pelle più scura o di colorazione anomala a causa dell’infiammazione cronica. I segni si trovano in genere in posti facilmente accessibili come gli avambracci, ma alcuni consumatori di droga, per nasconderne l’assunzione, scelgono siti meno evidenti come le ascelle. Le ferite aperte e in via di guarigione potrebbero essere un segnale dell’uso recente di droghe. Anche piaghe e irritazioni sul naso o nel cavo orale possono indicare un uso abituale di sostanze stupefacenti.

Verifica la presenza di strumenti usati per drogarsi

Oltre alle solite cartine, pipe, siringhe e cannucce, verificare se il ragazzo porta con sé un cucchiaino piegato, un contagocce, batuffoli di cotone, laccio emostatico, specchietto tascabile, coltellino con lama bruciata.

Caramelle e lecca-lecca sono spesso usati da chi assume ecstasy, per alleviare l’intorpimento mandibolare.

Individuazione delle alterazioni comportamentali

Talvolta, il soggetto che ha assunto sostanze stupefacenti si comporta come se fosse ubriaco, ma da un’osservazione a breve distanza si percepisce che non emana alcun odore di alcool.
Fra le alterazioni comportamentali che si possono osservare nei soggetti che hanno assunto droghe vi sono:

  • Il modo di parlare: il soggetto parla troppo (quasi logorroico) oppure troppo lentamente. A volte presenta problemi nel comunicare (biascica le parole, si interrompe di continuo).
    Difficoltà di concentrazione: il soggetto non riesce a concentrarsi, a seguire il discorso di chi gli sta parlando insieme.
  • Paranoia ingiustificata: il soggetto appare paranoico oppure più impaurito o amareggiato del solito e questo senza che vi sia un valido motivo.
  • Osservazione dei movimenti: chi ha assunto sostanze stupefacenti o psicotrope ha i riflessi molto lenti e presenta anche una scarsa reattività nei confronti degli stimoli esterni. Spesso è del tutto o in parte insensibile al dolore fisico e presenta seri problemi di coordinamento motorio. La persona “sballata” potrebbe apparire eccessivamente euforica, rilassata, ansiosa, agitata, esaltata, troppo sicura di sé o aggressiva.
  • Osservazione degli atteggiamenti insoliti: è importante osservare se vi siano dei comportamenti insoliti. Infatti, può capitare che un soggetto solitamente serio e riservato, dopo aver assunto sostanze stupefacenti, si metta a ridere senza un apparente motivo. Un soggetto femminile potrebbe all’improvviso apparire eccessivamente “espansiva o disinibita” e la causa di questo aumento del desiderio sessuale potrebbe essere la conseguenza dell’assunzione, volontaria o involontaria (se la droga le è stata somministrata a sua insaputa), della cosiddetta droga dello stupro (gammametilendiossibutirrato o GBL o GHB).