BAMBINI, ANSIA E SCHERMI: L’IMPATTO DEL DIGITALE SUL BENESSERE DEI PIÙ GIOVANI
Negli ultimi anni, la presenza degli schermi digitali nella vita quotidiana dei bambini è aumentata in modo significativo. Smartphone, tablet, videogiochi e social network sono strumenti ormai comuni anche tra i più piccoli. Tuttavia, un recente rapporto dell’OCSE, dal titolo “Come va la vita dei bambini nell’età digitale”, lancia un allarme importante: l’eccessiva esposizione agli schermi sta influenzando negativamente il benessere mentale ed emotivo dei bambini.
Secondo i dati raccolti, il 17% dei bambini dichiara di sentirsi nervoso o ansioso quando viene privato di dispositivi come smartphone o tablet. Questo fenomeno, noto come “ansia da disconnessione”, rappresenta un campanello d’allarme per famiglie, educatori e istituzioni.
Il segretario generale dell’OCSE, Mathias Cormann, sottolinea che i rischi per il benessere dei bambini online e offline si rafforzano spesso a vicenda. Le ore trascorse davanti agli schermi, infatti, vanno spesso a sostituire attività fondamentali per lo sviluppo cognitivo ed emotivo come la lettura, l’esercizio fisico e la socializzazione dal vivo con i coetanei.
Cyberbullismo e dipendenza dai social: un rischio crescente
Il rapporto segnala anche un aumento del cyberbullismo nei Paesi OCSE e una minoranza significativa di bambini che manifesta un uso problematico dei social media. Questo tipo di utilizzo non riguarda solo il tempo trascorso online, ma anche la natura delle attività digitali svolte, molte delle quali sono passive o addirittura dannose.
L’OCSE evidenzia che molti Paesi non raccolgono ancora dati completi sull’utilizzo quotidiano degli schermi da parte dei bambini. Questo rende difficile comprendere a fondo il fenomeno e attuare politiche efficaci per affrontarlo.
Il ruolo dei genitori: guida, presenza e regole chiare
In un contesto in cui l’uso degli schermi è sempre più precoce e pervasivo, il ruolo dei genitori è fondamentale. Non si tratta solo di vietare o limitare, ma di educare all’uso consapevole del digitale. Secondo gli esperti, la presenza attiva dei genitori nella vita digitale dei propri figli può fare una grande differenza.
Ad esempio, è utile:
• Stabilire regole chiare e condivise sull’uso di smartphone, tablet e computer.
• Parlare apertamente con i bambini dei rischi online, come il cyberbullismo o l’ansia da social.
• Favorire l’uso di contenuti di qualità, educativi e adatti all’età.
• Dare il buon esempio, mostrando un uso equilibrato e sano della tecnologia anche da parte degli adulti.
Inoltre, creare momenti senza schermo (come durante i pasti o prima di dormire) può rafforzare la comunicazione familiare e il benessere emotivo dei più piccoli. I bambini, soprattutto in età scolare, hanno bisogno di sentire che gli adulti sono presenti e pronti ad ascoltarli anche nei loro vissuti digitali.
L’accesso precoce agli smartphone e i rischi per l’apprendimento
Un’ulteriore conferma arriva anche da uno studio pubblicato da Il Sole 24 Ore, che mostra come l’accesso precoce a smartphone e social network possa influire negativamente sull’apprendimento scolastico. L’uso dei dispositivi digitali, infatti, non sembra migliorare i risultati scolastici, e anzi può contribuire a distrazioni, minore concentrazione e difficoltà relazionali.
Lo studio suggerisce che la presenza prolungata sui social o davanti agli schermi non sostituisce l’interazione con docenti e compagni, né incoraggia lo sviluppo di competenze cognitive profonde.
Cosa si può fare: le raccomandazioni dell’OCSE
Per affrontare questa situazione, l’OCSE propone una serie di interventi chiave:
• Rafforzare la regolamentazione sull’uso del digitale in età scolare e domestica.
• Migliorare le competenze digitali dei bambini attraverso l’educazione formale.
• Offrire linee guida chiare ai genitori e a chi si prende cura dei minori.
• Espandere la raccolta di dati sulle abitudini digitali dei bambini.
• Includere la voce dei bambini nella definizione delle politiche pubbliche.
Secondo l’OCSE, solo un approccio integrato, che coinvolga famiglie, scuole, sanità, governi e aziende tecnologiche, potrà davvero aiutare i bambini a navigare il mondo digitale in modo sicuro, sano e responsabile.
L’equilibrio tra vita digitale e benessere infantile è una delle sfide più complesse del nostro tempo. La tecnologia può offrire grandi opportunità, ma è essenziale guidare i più piccoli in un uso consapevole e moderato degli strumenti digitali. Genitori e insegnanti, insieme alle istituzioni, devono agire con responsabilità per creare un ambiente favorevole alla crescita integrale dei bambini.