BAMBINI E ADOLESCENTI NEL MIRINO DIGITALE: NUOVE MINACCE ONLINE SECONDO LA POLIZIA POSTALE
Le minacce digitali per bambini e adolescenti rappresentano oggi una delle emergenze più preoccupanti nel panorama della sicurezza online. I dati diffusi recentemente dalla Polizia Postale confermano un aumento costante di casi di cyberbullismo, adescamento, sextortion e altre forme di violenza digitale. I giovani utenti del web, spesso inconsapevoli dei pericoli nascosti dietro schermi e profili virtuali, diventano bersagli privilegiati di truffatori e criminali informatici sempre più organizzati. Comprendere la portata di queste minacce e sapere come riconoscerle è il primo passo per costruire un ambiente digitale più sicuro per tutti.
Un quadro allarmante: i dati della Polizia Postale
Nel 2023 la Polizia Postale ha registrato un aumento significativo delle segnalazioni relative a reati informatici che coinvolgono i minori. Si parla di oltre 6.000 casi, un numero che fa riflettere e che probabilmente rappresenta solo una parte di ciò che realmente accade. Molti episodi, infatti, restano sommersi, nascosti dalla paura, dalla vergogna o dalla scarsa consapevolezza delle vittime, che spesso sono molto giovani.
Il cyberbullismo continua ad essere una delle minacce più diffuse, ma è in crescita anche la pratica dell’adescamento online, attraverso la quale adulti fingendosi coetanei riescono a instaurare un rapporto di fiducia con i ragazzi per poi manipolarli o ricattarli. Anche la diffusione non consensuale di immagini intime – fenomeno tristemente noto come “revenge porn” o “sextortion” – è in preoccupante aumento.
Le nuove strategie degli adescatori digitali
Le modalità con cui i criminali operano sono sempre più sofisticate. I malintenzionati utilizzano i social network per creare falsi profili, fingendosi spesso influencer, giovani attraenti o amici di amici, per attrarre le loro vittime. L’illusione di parlare con un coetaneo è uno degli inganni più comuni e allo stesso tempo più pericolosi.
Un altro canale utilizzato per stabilire contatti con i più giovani è quello dei videogiochi online. Le chat integrate nei giochi rappresentano un ambiente apparentemente innocuo dove però può nascere un rapporto di fiducia tra un adulto e un minore.
Una volta instaurato il contatto, il passo verso la manipolazione può essere breve. Inoltre, negli ultimi anni si sono diffuse vere e proprie “sfide” online, note come challenge, che spingono i ragazzi a compiere azioni estreme e pericolose, a volte con gravi conseguenze fisiche e psicologiche. In questo contesto, l’attenzione verso i contenuti virali e l’ansia da approvazione sociale giocano un ruolo determinante.
Deepfake e intelligenza artificiale: i nuovi rischi invisibili
Si tratta di fenomeni che si stanno diffondendo rapidamente e che richiedono un aggiornamento continuo delle competenze digitali di genitori, educatori e operatori scolastici. Non basta più “sorvegliare” i ragazzi online: è necessario capire davvero gli strumenti e i linguaggi che utilizzano, per aiutarli a navigare con maggiore consapevolezza.
Prevenire è possibile: il ruolo della famiglia e della scuola
La protezione dei minori online passa attraverso la prevenzione e l’educazione. In famiglia, è importante creare un dialogo aperto con i figli, parlare con loro dell’uso dei social media, delle app che utilizzano e delle persone con cui interagiscono. Controllare in modo eccessivo può essere controproducente, ma ignorare del tutto il loro mondo digitale è altrettanto rischioso.
Anche la scuola gioca un ruolo fondamentale. In molti istituti, grazie alla collaborazione con la Polizia Postale, vengono organizzati incontri informativi per sensibilizzare studenti, insegnanti e genitori sui pericoli del web. L’educazione digitale dovrebbe essere parte integrante del percorso scolastico sin dai primi anni, per offrire ai ragazzi gli strumenti per difendersi in autonomia.
A fianco delle istituzioni, un contributo prezioso arriva da associazioni come la nostra, In Bocca al Lupo ODV, attiva da dodici anni con i propri volontari che si recano nelle scuole, nei luoghi di aggregazione e in incontri con genitori e insegnanti. La nostra missione è formare e informare le nuove generazioni e le loro famiglie sui rischi e le opportunità del mondo digitale, promuovendo una cultura di consapevolezza, responsabilità e solidarietà. Attraverso laboratori e momenti di confronto, aiutano bambini e adolescenti a comprendere le tecnologie e a sviluppare un uso consapevole e sicuro del web, integrando così l’azione della Polizia Postale e delle scuole.
Un impegno collettivo per la sicurezza online
Le minacce digitali per bambini e adolescenti non sono più episodi rari o marginali. Sono fenomeni quotidiani, in continua evoluzione, che richiedono attenzione, formazione e collaborazione tra tutti gli attori coinvolti: famiglie, scuole, istituzioni e forze dell’ordine. Solo con un approccio condiviso è possibile creare un ambiente digitale più sicuro, dove i giovani possano esplorare, comunicare e crescere senza paura.
Per un ulteriore approfondimento leggi anche questo articolo