INCONTRO ALL’ISTITUTO BOVIO CAVOUR

 

Il giorno 22 maggio 2024, esperti di questa associazione hanno incontrato gli studenti delle classi terze della scuola secondaria Cavour, per parlare dell’insidia portata da sostanze stupefacenti, tra cui l’alcol, che in molti casi portano a delle vere e proprie dipendenze.

Proprio sulle conseguenze che derivano non solo per se stessi ma anche per i famigliari, è stato mostrato il cortometraggio “Bamboo” creato dal nostro volontario Luca Bondino che narra la storia di un uomo vittima del vizio del gioco, il quale morendo trasferisce questa sua dipendenza al figlio minore.
Il cortometraggio è servito per aprire un dibattito su come funzionano le dipendenze e per quale motivo dopo aver provato certe sostanze, spesso necessitiamo di utilizzarle di nuovo.

 

Come il cervello può portare alla dipendenza: un’analisi dei processi

Il cervello umano è un organismo complesso e misterioso, capace di elaborare informazioni, emozioni, e comportamenti. Tuttavia, a volte, può anche essere soggetto a processi che portano alla dipendenza da sostanze, gioco d’azzardo, e altri comportamenti problematici. In questo articolo, esploreremo come il cervello funziona per spiegare queste dipendenze e come possono essere prevenute.

La ricerca del piacere e la rilascio di dopamina

La dipendenza è spesso associata al desiderio di un piacere immediato e intenso. Il cervello è programmato per cercare il piacere e l’eccitazione, e questo desiderio può portare a comportamenti ripetuti per ottenere queste sensazioni. Le sostanze come le droghe e l’alcool, ad esempio, possono rilasciare sostanze chimiche nel cervello che generano un senso di piacere e rilassamento. Questo può portare a una dipendenza, poiché il cervello inizia a richiedere queste sostanze per raggiungere lo stesso livello di piacere.

La dopamina è un neurotrasmettitore che gioca un ruolo cruciale nella ricerca del piacere. Quando il cervello riceve una stimolazione, come ad esempio l’assunzione di una sostanza, rilascia dopamina, che genera un senso di piacere e soddisfazione. Questo rilascio di dopamina può portare a una dipendenza, poiché il cervello inizia a richiedere queste stimolazioni per ottenere lo stesso livello di piacere.

La formazione di abitudini: come il cervello adatta i comportamenti

Quando un comportamento è ripetuto, il cervello inizia a formare abitudini. Queste abitudini possono essere difficili da rompere, poiché il cervello è programmato per ripetere comportamenti che hanno generato un piacere o un senso di soddisfazione. Questo può portare a una dipendenza, poiché il cervello inizia a richiedere questi comportamenti per raggiungere lo stesso livello di piacere.

La prevenzione della dipendenza: strategie per il cervello

Per prevenire la dipendenza, è importante comprendere come il cervello funziona e come può essere influenzato. Ecco alcune strategie che possono aiutare:

La Consapevolezza: La consapevolezza dei propri comportamenti e delle proprie emozioni è fondamentale per prevenire la dipendenza. Riconoscere i propri bisogni e le proprie emozioni può aiutare a prendere decisioni più informate.

La Distrazione: La distrazione può essere un’ottima strategia per evitare comportamenti problematici. Trovare attività alternative che generino piacere e soddisfazione può aiutare a ridurre la dipendenza.

La Comunità: La comunità può giocare un ruolo cruciale nella prevenzione della dipendenza. Trovare supporto e compagnia può aiutare a ridurre la dipendenza e a promuovere comportamenti più sani.

La dipendenza è un problema complesso che richiede una comprensione approfondita dei processi cerebrali. Comprendere come il cervello funziona e come può essere influenzato può aiutare a prevenire la dipendenza. Una delle attività che come In bocca al lupo effettuiamo nelle scuole è proprio lo sviluppo nei giovani della consapevolezza, attraverso il riconoscimento dei propri bisogni e delle priore emozioni