LA DIRETTA FACEBOOK DI RADIO MARIA SULLA VIA CRUCIS CENSURATA DA META PER IMMAGINI DI NUDO: QUANDO L’ALGORITMO ESAGERA!
La diretta Facebook di Radio Maria sulla Via Crucis è stata misteriosamente censurata, creando sconcerto tra i fedeli che stavano seguendo l’evento. L’emittente ha reso noto l’accaduto e si è scusata con i suoi ascoltatori, sottolineando sarcasticamente che “forse non sanno che Cristo fu spogliato delle vesti, ma le parti intime sono coperte con panni. E pensare che è morto in croce anche per loro”… E sembra che nemmeno l’algoritmo si senta molto bene…
Durante la serata di Venerdì Santo, proprio nel momento clou della Via Crucis al Colosseo, la pagina social di Radio Maria è stata improvvisamente oscurata e la diretta è stata sospesa. L’emittente ha spiegato che Facebook ha eliminato il post a causa del “contenuto immagini di nudo” e ha ridotto i parametri di visualizzazione. Un evento surreale che ha lasciato tutti increduli.
Ma come funziona l’algoritmo di Meta?
L’algoritmo di blocco delle immagini di nudo utilizzato dai social media come Facebook e Instagram è progettato per filtrare e rimuovere il contenuto che viola le norme della comunità. Questi algoritmi utilizzano l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale per rilevare e rimuovere il contenuto di nudo esplicito o altri contenuti non ammessi.
Tuttavia, l’efficacia di questi algoritmi non è perfetta e ci sono stati casi in cui hanno erroneamente bloccato il contenuto che non viola le norme della comunità, come il caso della Via Crucis o quello di Marco Tonus, un artista satirico che è stato bloccato per un’illustrazione che è stata scambiata per apologia del nazismo. L’accuratezza dell’algoritmo può essere influenzata da gap culturali, linguistici e contestuali, rendendo difficile capire le sfumature di determinati contenuti. Inoltre, il volume elevato di contenuti e il breve lasso di tempo per la revisione possono anche influenzare l’accuratezza dell’algoritmo.
Pertanto, la moderazione umana è ancora necessaria per garantire l’accuratezza del blocco dei contenuti e per evitare errori ma il numero di immagini pubblicate rende economicamente insostenibile un costante controllo umano.